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Torino, 21/05/2011

Prima della rivoluzione: Seize the Time a Torino

ore 20:30: Unione Culturale, Via Cesare Battisti 4b

 

Unione Culturale Franco Antonicelli

Aamod – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

in collaborazione con Associazione Prime Bande


presentano


PRIMA DELLA RIVOLUZIONE

Cinema militante italiano ’60-‘70


A cura di Annamaria Licciardello e Jacopo Chessa

 

Che cos’è un film politico? A questa domanda si è cercato di rispondere in molti modi, a seconda delle epoche, del pubblico al quale esso è rivolto o del regime politico in cui viene realizzato. Nella tradizione italiana, il cinema politico è perlopiù identificato con il cosiddetto “impegno civile”, del quale Francesco Rosi ed Elio Petri sono i rappresentanti eccellenti. Un cinema, questo, che ha portato alle estreme conseguenze la lezione neorealista o, meglio, l’ha adattata al cambiamento dei tempi e della società. Esiste però un cinema che è ugualmente politico, pur non avendo avuto lo stesso impatto sull’immaginario cinematografico, e avendo in premesse completamente diverse la propria “politicità”. Un cinema che si è sviluppato intorno al 1968, sull’onda del movimento studentesco, legato ai gruppi della sinistra extra-parlamentare, per il quale è ormai invalsa l’etichetta, tutt’altro che dispregiativa (ma forse un po’ restrittiva) di “cinema militante”.

Il cinema militante è in primo luogo il frutto dell'urgenza sul piano della comunicazione e della rappresentazione di una società in tumulto. La contro-informazione è stata, infatti, la necessità iniziale e immediata, che ha creato le basi per un uso “di parte” del mezzo cinematografico, per poi essere affiancata da un'articolazione più ampia di tentativi e riflessioni su come realizzare “cinema politico politicamente”. In questo contesto la critica al cinema dominante è, prima di tutto, una critica delle strutture, qui intese in senso ampio, che ha nella dialettica tra chi filma e chi è filmato il suo cardine. Non “film sugli operai” ma “film con gli operai” era uno degli slogan più diffusi dell’epoca, sintomatico del tentativo di scambio tra mondi che non si sono mai parlati (e che continuano a non parlarsi). Si pretende qui dal film un triplice ruolo: la rappresentazione di una situazione, sia essa una lotta operaia, studentesca o altro, la sua critica, cioè la sua interrogazione da parte del mezzo cinematografico e la critica del linguaggio, la messa in discussione delle strutture attraverso le quali ci costruiamo le idee.

La rassegna Prima della rivoluzione – Cinema militante italiano ’60-’70 è una delle più cospicue raccolte di film del cinema militante che si siano realizzate in Italia, uno sguardo storico su una stagione del cinema italiano, che oggi appare lontanissima negli intenti e nei risultati, in grado però di interrogare ancora i fondamenti del fare cinema o, per tornare all’idea iniziale, l’esigenza politica del cinema. In un momento in cui il cinema, anche quello documentario che si vuole più “impegnato”, è di fatto legato a modalità di rappresentazione televisive (perché aspirano ad essa come mezzo di diffusione), autoriali e soggettive, ci è sembrato estremamente stimolante proporre quaranta film che vengono da un altro pianeta: spesso non firmati, se non da collettivi, circolati in circuiti distributivi alternativi, talvolta realizzati con mezzi di fortuna. Questi film hanno le origini più varie: dai collettivi del cinema militante al movimento studentesco, dal Pasolini collaboratore di Lotta Continua di 12 dicembre ai cinegiornali liberi di Zavattini, passando per nomi chiave della controcultura cinematografica come il collettivo Videobase e Alberto Grifi. Allo stesso modo sono molteplici le strategie linguistiche prescelte, che vanno dal film inchiesta in Giuseppe Pinelli (materiali n.1) del Comitato cineasti italiani contro la repressione, alla dinamicità dell'unione di documentario e finzione per raccontare le lotte delle Black Panthers in Seize the time di Antonello Branca; e ancora dalla dissacrazione ironica degli stereotipi di genere di Aggettivo donna, primo film femminista del Collettivo Femminista Cinema, alla registrazione in tempo reale di alcuni passaggi di un'assemblea sul tema dell'antipsichiatria in Lia di Alberto Grifi.

Prima della rivoluzione vuole essere una rassegna pienamente storica, in quanto testimonianza di un’epoca, delle sue modalità comunicative e rappresentative, di fatti che sono in parte dimenticati dalla storia ufficiale; vuole anche e soprattutto essere un invito a ripensare il cinema e le sue potenzialità di critica del reale.

Annamaria Licciardello e Jacopo Chessa

 

 

Sala proiezioni dell’Unione Culturale Franco Antonicelli

Via Cesare Battisti 4b - 10123 Torino - +39 011 5621776

www.unioneculturale.org

info@unioneculturale.org

 

PROGRAMMA

Mercoledì 18 maggio, 20.30

Movimento studentesco

Il movimento studentesco al servizio delle masse popolari di Movimento Studentesco dell'Università Statale di Milano (1971, 27')

Perché Viareggio di Movimento Studentesco pisano in collaborazione con il gruppo Cinema Zero (1969, 16')

Cinegiornale del movimento studentesco n. 1 di Movimento Studentesco dell’università La Sapienza (1968, 53')

Della Conoscenza di Movimento Studentesco dell'Università La Sapienza di Roma (1968, 28')

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Bruno Maida (storico)

 

 

Giovedì 19 maggio, 20.30

Cinegiornali liberi di Zavattini

Cinegiornale libero n. 0 (1968, 27')

Cinegiornale libero n. 1 di Roma (1968, 34')

Cinegiornale libero n. xyz (1968, 22')

Cinegiornali liberi: incontri (1968, 25')

Cinegiornale libero n. 5 (1969, 12')

Battipaglia, autoanalisi di una rivolta di Luigi Perelli (1970, 24’)

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Corrado Borsa (storico)

 

Venerdì 20 maggio, 20.30

Antifascismo

Bianco e nero di Paolo Pietrangeli (1975, 60’)

Pagherete caro pagherete tutto di Collettivo Cinema Militante di Milano (1975, 45')

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Ranuccio Sodi (regista)

 

Sabato 21 maggio

Lotte internazionali

16.30

Tall al-Za‘tar di Mustafa Abu Ali, Pino Adriano, Jean Chamoun (1977, 75’)

Turkije di Gianfranco Barberi (1975, 75’)

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Gianfranco Barberi (regista) e Francesco Pallante (Unione Culturale)

20.30

La lunga marcia del ritorno di Ugo Adilardi e Paolo Sornaga (1970, 35’)

Seize the time di Antonello Branca (1970, 90’)

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Donatella Barazzetti (presidente Associazione Antonello Branca) e Ugo Adilardi (presidente Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) e dalla presentazione del dvd di ‘Seize the time’ (Kiwido)

 

Martedì 24 maggio, 20.30

Femminismo

Aggettivo donna di Collettivo Femminista di Cinema (1971, 50')

La lotta non è finita di Collettivo Femminista di Cinema (1973, 20’)

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Elena Petricola (storica)

 

Mercoledì 25 maggio, 20.30

Strategia della tensione e repressione

12 dicembre di Pier Paolo Pasolini e Giovanni Bonfanti (1970, 43’)

Tre ipotesi sulla morte di Pinelli di Comitato cineasti italiani contro la repressione (1970, 12')

Giuseppe Pinelli (materiali n.1) di Comitato cineasti italiani contro la repressione (1970, 50')

Filmando in città di Franco Cignini (1978, 30')

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Marco Scavino (Unione Culturale)

 

Giovedì 26 maggio, 20.30

77 e dintorni

Festival del proletariato giovanile a Parco Lambro di Alberto Grifi (1976, 58’)

Il manicomio – Lia di Alberto Grifi (1977, 32’)

Ciao mamma, ciao papà di Dodo Brothers (1978, 17’)

Macondo di Dodo Brothers (1978, 16’)

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Andrea Ruggeri (regista)

 

Venerdì 27 maggio

18.00

Lotte sociali/istituzioni totali

Policlinico - Comizio Operaio di Circolo La Comune di Roma, Collettivo Policlinico, Il Soccorso Rosso Roma (1973, 60')

I poveri muoiono prima di Franco Arcalli, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Lorenzo Magnolia, Giorgio Pelloni, Domenico Rafele, Marlisa Trombetta (1971, 39')

20.30

Carcere in italia di Videobase (1973, 60')

Policlinico in lotta di Videobase (1973, 60')

La proiezione sarà presentata da Annamaria Licciardello

 

Sabato 28 maggio

La fabbrica

18.00

Lotte di classe in Sardegna di Pino Adriano (1970, 30’)

Incatenati ai tempi di Antonello Branca (1978, 18')

Cinegiornale libero n. 2 (Apollon) (1969, 76')

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Pietro Perotti (operaio cineasta)

20.30

All’Alfa di Virginia Onorato (1969, 63’)

Lotte alla Rhodiatoce di Pallanza di Collettivo Cinema Militante di Torino (1969, 25’)

La fabbrica aperta di Collettivo Cinema Militante di Torino (1971, 30')

Mirafiori '73 di Collettivo Cinema Militante di Torino (1973, 30')

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Gianfranco Torri (CCM di Torino) e Gianni Volpi (presidente Aiace nazionale).